Illusione - 1 (Small)

Che cos’è un’illusione? La Treccani la definisce così: “In psicologia, ogni percezione della realtà falsata dall’intervento di elementi rappresentativi associati allo stimolo sensoriale così strettamente da essere considerati di natura oggettiva e riferiti all’oggetto che il soggetto crede di percepire.” Questa definizione può benissimo descrivere ciò che esperiamo quando guardiamo il cortometraggio del giovanissimo Lorenzo Quagliozzi.

Presentata in prima mondiale al Vancouver International Film Festival, ma anche al Linea D’Ombra Festival e al Next Generation, quest’opera ci racconta la vita di Ismene Jaquinto, una donna nata in Grecia nel 1908 e andata via di casa a 19 anni per poter diventare una concertista. Il suo sogno si realizza e durante la sua giovinezza si esibisce nelle più grandi capitali europee. Queste poche informazioni ci vengono raccontate attraverso delle infografiche e, premessa fatta, inizia la magia. Il linguaggio del cortometraggio è costruito interamente attraverso delle fotografie. La macchina da presa si muove su di esse, inquadrando volti, ambienti, giocando con le immagini, quasi a renderle vive e in movimento.

Un gran lavoro effettuato nella realizzazione della colonna sonora, formata da musiche e rumori, dona maggiore realismo e verosimiglianza all’illusione creata da Quagliozzi. Nonostante la mancanza di dialoghi, grazie alla maestria del regista, è come se potessimo ascoltare quello che le persone in foto si dicono, riusciamo a immaginare le loro azioni e a sentire le loro emozioni. Tutto questo infonde vita propria alle fotografie, e a tratti guardando il film sembra quasi di essere davanti a un particolarissimo film d’animazione. Ma in fondo, è come se Quagliozzi ci facesse riflettere sull’illusione stessa del  cinema, isolando l’attimo di una successione di attimi, e imprimendo il movimento con la macchina da presa su un’immagine altrimenti statica. Diceva Bazin che “il cinema appare come il compimento nel tempo dell’oggettività fotografica”, e il cinema di Quagliozzi incarna all’ennesima potenza questo concetto. Allo stesso modo, il regista ribalta il lavoro di Cindy Sherman, artista che portava il cinema nella fotografia, immobilizzandolo. Quagliozzi, invece, porta la fotografia nel cinema, liberandola in un movimento vitale.

Marco Uguccioni

Illusione - 2 (Small)