Si chiuderà a breve il fruttuoso percorso festivaliero in casa Sayonara del cortometraggio Eggshell, opera prima coprodotta tra Italia e Irlanda del regista Ryan William Harris, la quale dal 2020 ha collezionato più di 20 premi e più di 70 selezioni a livello nazionale e internazionale – il premio più recente è stato al Serbia International Youth Film Festival 2022 come Miglior Cortometraggio.

In questa opera il mondo vivido e fantasioso dell’immaginazione di un bambino lavora per ridimensionare la realtà in cui vive, costituita di sconfinati spazi grigi riflessi nel cielo periferico, e lontana dal brulicare fisico e mentale delle grandi città. È la durezza dei sobborghi irlandesi che porta Joey a proteggersi indossando una testa di robot da lui costruita, la quale lo accompagna sul campo di battaglia che è la condanna del bullismo in giovane età, e del dover fare esperienza di situazioni troppo adulte prima del tempo. Il wallflower trascorre i pomeriggi dopo scuola in solitudine, nel suo parco giochi immaginario a cielo aperto, tra progetti fantascientifici e il desiderio di proiettarsi nell’ideale di un combattente forte e coraggioso, capace di sconfiggere i nemici che turbano la sua tranquillità. Joey vorrebbe infatti rendersi invisibile di fronte alle vessazioni degli altri ragazzi, che essendo poco più grandi si sentono intitolati a sfogare su di lui la condivisa frustrazione causata da una home brokenness, in forma però violenta. L’unica persona che ha come complice nella lotta quotidiana è sua mamma, anch’essa molto giovane e quindi impreparata a determinate sfide della vita, la quale nutre la stessa speranza del figlio di poter proteggere entrambi dal male perpetrato dal mondo esterno.

Ma la fragilità del guscio d’uovo che difende il loro nucleo famigliare viene messa alla prova dall’ennesimo abuso e i due, sconfitti, dovranno evadere definitivamente dai pericoli di una realtà inclemente – mentre Joey, in aggiunta, sarà obbligato ad abbandonare il conforto e la speranza della sua immaginazione infantile a causa del duro scontro con l’ostilità insanabile del mondo adulto.

Chiara Bardella