La storia d’amore di due adolescenti nell’Europa che sta cambiando: Anna & Bassam.

Il nostro viaggio nelle città europee continua.

Questa volta siamo a Riga, in Lettonia, dove è ambientato Anna & Bassam di Davide Rizzo, terzo cortometraggio della serie 13.11.

Anna & Bassam, 3 (Small)

Siamo partiti dai sogni di Baba in Francia, ed eccoci ora a raccontare l’amore puro di due adolescenti nella città lettone che si affaccia sul mar Baltico.

Bassam è un ragazzo pakistano innamorato di Anna, una ragazza di Riga. I due trascorrono insieme un pomeriggio fatto di risate, corse spensierate, selfie e sguardi timidi. Arriva, poi, la notizia dell’attacco al Bataclan. Questo metterà in discussione la vita di Bassam e la sua integrazione nella città. Il ragazzo dovrà sopportare gli sguardi degli abitanti che si fanno sempre più sospettosi, le cattiverie dei suoi coetanei, il clima di sospensione che i fatti del 13 novembre hanno generato.

Bassam sente tutto sulla sua pelle, quella pelle scura che lo fa sentire improvvisamente escluso in una città che lo ha accolto. E Anna sarà come tutti gli altri? Oppure i suoi sentimenti andranno al di là di tutto ciò?

C’è speranza, in questa storia. La possibilità concreta che le nuove generazioni possano essere diverse, che possano lavorare per un mondo migliore. Sono gli occhi di Bassam a parlare, e il sorriso di Anna.

Abbiamo rivolto qualche domanda al regista per capire, più da vicino, come ha lavorato alla creazione del film e qual è stato il messaggio che voleva trasmettere. Una storia definita da lui stesso una “favola”. Luoghi affascinanti e sconosciuti sono stati lo scenario ideale per raccontare questa vicenda.

 

  • Quando ti sei trovato a scrivere la sceneggiatura hai pensato subito alla storia di Anna & Bassam? O ci sono stati dei cambiamenti durante la scrittura della storia?

Anna & Bassam è stato l’ultimo corto ad essere scritto. Si era pensato ad un altra storia che, però, non risultava fattibile e credibile per il contesto lettone. La Lettonia rappresentava, per noi, un territorio sconosciuto e abbiamo dovuto studiare e documentarci su come poteva essere la vita di un migrante in quella nazione. Ho avuto quindi il compito di scrivere questo episodio e mi è venuta subito in mente la storia d’amore di due adolescenti che potesse essere legata ai fatti del Bataclan.  Era chiaro, fin da subito, il finale della storia. Un messaggio positivo e pieno di speranza. Dopo le riprese, sul montaggio, abbiamo pensato però ad un finale diverso. Volevamo chiudere il film in maniera non lieta, ma il dubbio è durato solo una settimana. Il messaggio che volevamo dare, sia io che la produzione, ha prevalso. Ed è stato quello che abbiamo cercato di trasmettere con questa storia.

 

Anna & Bassam prod 2

 

  • Quella che vediamo, in Anna & Bassam, è l’inizio di una storia d’amore. È bello immaginare cosa potrebbe succedere dopo, soprattutto alla luce degli eventi che hanno colpito l’Europa. Come ti immagini possa continuare, questa storia?

 

È una storia di adolescenti, nel film hanno 16/17 anni. Potrebbe finire il giorno dopo, oppure dopo un mese, come potrebbe non finire mai. Anna e Bassam non so che fine abbiano fatto. Forse stanno insieme o forse si sono lasciati. Quello che mi premeva raccontare era come un evento come quello del Bataclan potesse turbare la vita di un adolescente musulmano che si stava integrando in una città europea. Addirittura, oggi, mi è arrivata una e-mail da Seoul dove una delle selezionatrici del festival mi ha parlato del film e di come, la problematica di cui parlo, lei l’ha vissuta sulla sua pelle. Coreana, a Londra, ha avuto lo stesso problema di integrazione.

Volevo raccontare, quindi, come questo evento “da grandi” possa riflettersi sulla vita di un adolescente che sta cercando di essere accettato in un contesto spesso ostile, soprattutto dopo le vicende che hanno colpito l’Europa.

 

Anna & Bassam, 1 (Small)

 

  • Come hai lavorato con gli attori protagonisti? Ci sono state delle prove o li hai lasciati liberi di improvvisare?

 

Gli attori sono dei ragazzi non professionisti. Siamo arrivati in Lettonia, con la produzione, avendo tre opzioni sul ragazzo mentre la ragazza l’abbiamo scelta tramite una fotografia. Lei 17 anni, lui 21.

Farli recitare non è stato semplice. Sono stati bravi perché dovevano conoscersi, prendere le misure l’uno con l’altro. E dovevano recitare molto con le espressioni e i movimenti. Abbiamo provato per due giorni e poi abbiamo iniziato a girare. La cosa molto bella è stata che, durante le tre giornate di riprese, giorno dopo giorno, loro erano sempre più a loro agio nella parte e hanno iniziato a mettere qualcosa di loro.

 

Anna & Bassam prod 1

 

L’anteprima mondiale al Festival Européen du Film Court de Brest e quella in Italia alla Cineteca di Bologna, sono state le prime proiezioni del cortometraggio. Da lì è stata poi la volta di Corto Dorico, passando per la Spagna al Festival de Cine Italiano de Madrid.

Questi i prossimi festival in calendario per il corto: The Seoul Guro International Kids Film Festival (Korea), Carballo Interplay (Spagna), Buenos Aires Web Fest (Argentina) e  Poverarte – Festival di tutte le Arti (Italia).

Anna & Bassam sarà proiettato  questa sera a Bologna per il Young About Film Festival, al Cinema Europa dalle 18.00.

Seguirà una replica il  24 Marzo dalle 10.30 sempre al Cinema Odeon.

 

La storia d’amore di Anna e Bassam in poco tempo ha già compiuto  un lungo viaggio attorno al mondo. E siamo sicuri che continuerà ad emozionare il pubblico e gli spettatori.

 

Fabio Astone