Dopo aver girato il mondo calcando i palcoscenici di importanti festival del cinema, ricevendo premi e menzioni speciali, Mon amour, mon ami di Adriano Valerio entra a far parte del nostro catalogo per proseguire il suo percorso distributivo.

Realizzato da Dugong Films in coproduzione con la francese Films Grand Huit e presentato nella selezione di Orizzonti alla 74esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e al Toronto International Film Festival 2017, Mon amour, mon ami è una delicata rappresentazione dell’indefinitezza dei sentimenti e della complessità degli stessi, una sincera manifestazione delle diverse sfumature che l’Amore può assumere, forse a volte non convenzionali, ma non per questo meno sincere. 

Silenziosamente, il regista Adriano Valerio ci cala nelle vite di Daniela e Fouad, che da due anni convivono in una strana e indefinita relazione fatta di chiacchiere e risate, e di tajine di pollo. Uniti in uno stato di grazia che la mancanza di una definizione degli affetti sembra riuscire a dare a questa relazione, il loro rapporto si incrina proprio quando Fouad decide di chiedere a Daniela di sposarlo: la motivazione sarebbe riuscire ad ottenere finalmente il permesso di soggiorno, ma Daniela, accorgendosi del sentimento d’amore sincero che si cela dietro tale proposta e che lei non crede di riuscire a ricambiare, chiede a Fouad di andar via.
In una nebbiosa Gubbio, il regista segue e ci guida nel racconto di Daniela che si interroga se sia giusto sposare per finta qualcuno che ti ama veramente, e con discrezione il nostro sguardo si posa sui volti e sui corpi di questi due protagonisti, segnati dal tempo e dalla vita, Fouad con occhi e viso che sembrano saltare fuori dalle animazioni di Sylvain Chomet e Daniela con una voce profonda attraverso cui ci viene svelato un passato di alcolismo.

Ancora nel silenzio si conclude, come qualcosa di naturale e inevitabile, questo documentario dove “amour” e “ami” si alternano sfumandosi vicendevolmente e, come nel titolo, non sembra difficile credere che possa esserci soltanto una virgola a separare i sentimenti di amore e amicizia.

Marianna Carpentieri