Blue Unnaturaldi Marco Bolognesi
Blue light and incessant rain, spaceships dart through the sky as the light beams of the great guardian robots patrol the earth. An immense cyberpunk and hybrid city opens in front of us, it is Sendai City: huge posters of fabulous semi-naked and armed women stand out against the buildings paying tribute to victory over the "rebels" to guarantee peace. Sendai City wants you and possesses you, every citizen is implanted with a cybernetic passport that tracks moves and actions, security in exchange for control. The Big Brain, deus ex machina of the city-world, supervises behind his monitor; a threat looming, the rebellion is reorganising but the new army corps are almost ready: the C.O.D.E.X. Blue are coming. Science fiction and post-modern, Blue Unnatural tells of a world where personal freedom is nullified and oppressed, where the communication of propaganda feeds on the oxymoron of armed peace and workers are deprived of identity through masks which are all the same, working on an assembly line to build female-like robot which will destroy anyone who opposes the law of Sendai multinational corporation.
Luce blu e pioggia incessante, le astronavi sfrecciano nel cielo mentre i fasci di luce dei grandi robot
guardiani, pattugliano la terra. Un’immensa città si apre davanti a noi, cyberpunk e meticcia, è Sendai
City: enormi manifesti di favolose donne seminude e armate si stagliano sui palazzi inneggiando alla
vittoria contro i “ribelli” a garanzia della pace.
Sendai City wants you
La città ti vuole e ti possiede, a ogni cittadino è impiantato un passport cibernetico che traccia gli
spostamenti e le azioni, sicurezza in cambio di controllo. Il grande Cervello, deus ex machina della cittàmondo, supervisiona da dietro i suoi monitor; una minaccia incombe, la ribellione si sta riorganizzando
ma il nuovo corpo d’armata è quasi pronto: le C.O.D.E.X. Blue stanno arrivando.
Fantascientifico e postmoderno, Blue Unnatural racconta un mondo dove la libertà personale è
annullata e perseguita, dove la comunicazione propagandistica si nutre dell’ossimoro della pace armata
e gli operai privati di identità grazie a maschere tutte uguali lavorano in catena di montaggio per
costruire robot dalle sembianze femminili che distruggeranno chiunque si opponga alla legge della
multinazionale Sendai.